FIRENZE – Al via a Firenze l’iter della delibera che vuole bloccare nuove attività di affitti turistici brevi nell’area Unesco: la giunta comunale ha approvato all’unanimità il primo atto formale che avvia la procedura urbanistica. Si tratta del documento preliminare Vas sulla proposta di variante semplificata: consiste nella modifica degli articoli relativi alla ‘classificazione degli usi’ e all’ ‘ambito del centro storico’ e in particolare prevede che all’interno dell’uso residenziale venga distinto l’uso per residenza temporanea e che nell’ambito del nucleo storico Unesco sia vietato l’insediamento dell’uso per residenza temporanea. Il documento preliminare approvato oggi sarà sottoposto alla verifica di assoggettabilità a Valutazione Ambientale Strategica.
Non sarà però una norma retroattiva al 1° giugno, come annunciato nelle settimane scorse dal sindaco: gli effetti giuridici della variante decorreranno dal giorno dell’adozione in Consiglio comunale. “Abbiamo scelto questa strada – ha detto il sindaco Nardella – per avere più certezza della legittimità giuridica dell’atto ed evitare inutili conflitti e ricorsi legali. È la strada che abbiamo già seguito col blocco di nuovi alberghi e ristoranti”, dicendosi “abbastanza ottimista sulla solidità giuridica di tutto il provvedimento”. Poi l’appello al governo: “Chiedo ancora che gli organi centrali legiferino in modo efficace e incisivo. Non possiamo rimanere ad assistere in silenzio a quella che è diventata una vera e propria emergenza sociale”.
“Un primo passo in avanti” commenta a Novaradio Grazie Galli, dell’associazione “Progetto Firenze” che da anni si batte contro la gentifricazione e la turistificazione della città: “Una norma importante – spiega – perché al di là della questione della retroattività servirà a far emergere una parte di quella zona grigia di affitti brevi che sfugge ai dati ufficiali”. “Ora però – aggiunge . si muova anche la Regione e approvi una modifica analoga della classificazione urbanistica della normativa regionale di riferimento”.