CALENZANO – “Sconcerto e indignazione” sono espressi dalla giunta comunale di Campi Bisenzio (Firenze)” sull’atto vandalico al memoriale di Valibona, località tra Prato e Calenzano teatro di una celebre battaglia il 3 gennaio 1944 fra partigiani e reparti nazisti e fascisti repubblichini di Salò. La scoperta domenica scorsa da parte di alcun escursionisti hanno trovato scritte inneggianti al Duce al partito fascista e contro i partigiani. Il Comune di Campi ribadisce in una nota che “l’antifascismo è un valore sacro su cui si fonda la nostra città e la Costituzione su cui ha giurato” e in particolare ricorda che “il Memoriale di Valibona è per tutti noi un luogo sacro dell’Antifascismo e della Resistenza della Piana perché là ha perso la vita l’eroe partigiano campigiano Medaglia d’oro al Valor militare Lanciotto Ballerini”. “Le scritte oltraggiose di stampo neo-fascista – conclude la nota – offendono l’intera comunità e la Repubblica antifascista”.
A Valibona un gruppo di 17 partigiani guidati dal comandante Lanciotto Ballerini, che morì durante l’azione, riuscì a rompere l’accerchiamento compiuto da oltre 100 miliziani nazifascisti e ricongiungersi ai gruppi attivi sull’Appennino Pistoiese. “E’ un luogo simbolo della Resistenza in Toscana perché è uno dei primi conflitti che vede impegnata una squadra partigiana organizzata, composta non solo da toscani ma da italiani di altre regioni e ex prigionieri stranieri che si erano uniti alla lotta contro i nazifascisti” spiega a Novaradio Simone Liguori, presidente Anpi Calenzano: “Stiamo valutando di presentare un esposto alla magistratura, come già fatto dal Comune di Calenzano”. “La destra neofascista qua in zona non particolarmente attiva, possibile che sia un’azione da fuori” facendo però notare come “la destra attualmente al governo, che pure con la premier Meloni ha preso le distanze dall’esperienza fascista, non ha condannato il gesto neppure in modo formale”.