FIRENZE – A pochi giorni dal blitz di vigili del fuoco, Digos e forze dell’ordine davanti allo stabile di via del Leone 60-62, ufficialmente per delle verifiche sulla staticità dell’edificio, chiedono chiarezza i militanti che dal 2013 portano avanti l’esperienza di occupazione abitativa e sociale.
“Il timore – spiega stamani a Novaradio Maria, una delle attiviste di via del Leone – è che la vicenda di Kataleya all’ex Astor venga presa a pretesto per chiudere tutte le occupazioni. Che però non sono tutte uguali. Qua in via del Leone da 10 anni portiamo avanti un’esperienza abitativa autogestita in contrapposizione alle logiche di turistificazione del quartiere, ci battiamo contro gli sfratti e per la difesa degli spazi comuni, oltre ad una serie di progetti di mutualismo e solidarietà per le categorie in difficoltà”. “Saremo in Consiglio Comunale – aggiunge – per avere risposte sulla reale sicurezza dello stabile, e dopodomani all’ex conventino dove è atteso il sindaco Dario Nardella per spiegare come la nostra idea di città sia diversa dal suo Piano operativo”.