FIRENZE – La Toscana è settima tra le regioni italiane per i reati connessi al mare inquinato, nel 2022 ne sono stati commessi 249, a fronte di quasi 9mila controlli, mentre sono 287 le persone denunciate ed arrestate e 78 i sequestri effettuati. E’ quanto emerge dal dossier di Legambiente “Mare Monstrum”, di cui l’associazione ha reso noto un’anticipazione,alla vigilia della partenza della campagna annuale “Goletta Verde”. La Toscana si trova a metà classifica aperta da Campania, Puglia, Lazio, Calabria e Sicilia dove la pressione dei reati ambientali è più forte per la presenza delle organizzazioni di criminalità organizzata.
L’intensità del fenomeno in Toscana assomma al 5,3% del totale nazionale, molto al di sotto del peso specifico naturale (per popolazione, territorio, economia) che la nostra regione rappresenta sullo scacchiere nazionale, che è del 6,5%. Tra i reati più comuni, quelli relativi agli abusi edilizi, alla mal depurazione e allo smaltimento dei rifiuti; Elba e costa nord ovest le aree più colpite.
La salute del mare si preserva anche tutelando la vita acquatica con la pesca sostenibile: di questo si occupa il pacchetto di misure varato dall’UE che prevede il divieto di pesca a strascico, cui si oppone il governo italiano, unico tra i 27 paesi dell’Unione: “Purtroppo siamo fanalino di coda per le politiche ambientali – dice Fausto Ferruzza – non è un caso che la vulgata della destra al governo ha incasellato l’ambientalismo scientifico come proprio nemico. Il fatto che ci siano quettro procedure di infrazione dell’UE contro di noi la dice lunga su come siamo distanti dai target europei”.