FIRENZE – La nave ong Open Arms ha attraccato ieri sera con 117 migranti provenienti da Libia, Eritrea e Sudan, alla banchina 56 della stazione marittima del porto di Livorno. La nave, battente bandiera spagnola, era scortata da una motovedetta della Capitaneria. A bordo migranti soccorsi il 17 giugno. Tra loro 58 uomini, 15 donne e 44 minori. Di questi, 43 sono minori non accompagnati dai 14 anni in su, più c’è una bambina di 3 anni con entrambi i genitori.
Quanto ai ricollocamenti saranno “tutti in Toscana”, ha stabilito la prefettura di Livorno. Dei minori, “27 rimangono a Livorno, altri sette vanno a Grosseto e i restanti nelle varie comunità sparse per la Toscana”, ha precisato il prefetto di Livorno, Paolo d’Attilio che ha aggiunto rispetto ai minori non accompagnati “forse qualche criticità è emersa perché alcuni si sono dichiarati fratello e sorella, e altri due addirittura marito e moglie”. Ad intervenire come di consueto anche il Satis, il sistema antitratta toscano, “che ha confermato che i due fratellini fossero tali e di conseguenza sono rimasti insieme”, ha precisato stamattina a Novaradio l’assessora regionale al welfare Serena Spinelli. “Sui minori – continua Spinelli – è necessario rafforzare i percorsi secondari di accoglienza. Ci vuole quindi il rifinanziamento del sistema SAI, come spesso ribadiamo”.
Foto Open Arms Italia