Danza e inclusione è il focus che apre la IV edizione di Site Dance – ASCOLTA

FIRENZE – Prime di danza contemporanea, creazioni site specific, spettacoli che si fondano sull’incontro tra tecnologia e coreografia, focus dedicato a Danza e inclusione, un progetto artistico performativo basato sulla tutela ambientale rivolto a giovani dai 16 ai 26 anni, fino a un lavoro concepito per bambini e famiglie. Questi i contenuti di “Site dance”, la rassegna di danza contemporanea itinerante in vari quartieri di Firenze, che torna con una IV edizione dal 13 giugno al 17 settembre con la direzione artistica di Simona Bucci e Marika Errigo e la produzione della Compagnia Simona Bucci/ Compagnia degli Istanti.

In cartellone 9 serate, 7 titoli e 11 repliche. Apre la rassegna nei giorni 12, 13, 14 e 15 giugno un focus incentrato su Danza e inclusione/la bellezza delle differenze, che comprende spettacoli e laboratori fondati sulla tematica dell’inclusione sociale. Il 13 giugno ha debuttato in prima assoluta al Parc- Ex scuderie granducali, alle ore 19.30, “Strani Corpi Stranieri” con l’ideazione, coreografia e interpretazione di Françoise Parlanti e Ibrahim Zongo. Stasera, 14 giugno al Parc- Ex scuderie granducali, alle ore 18, va in scena “Brutto Anatroccolo” con la coreografia di Roberto Lori, anche interprete insieme a Fabio Bacaloni. Lo spettacolo è dedicato a un pubblico di famiglie e bambini dai 3 ai 10 anni e nei giorni precedenti alla replica dello spettacolo la compagnia Simona Bucci/ degli  Istanti condurrà un laboratorio intitolato Creativiamo per piccoli spettatori da 3 a10 anni, seguito da bambini ucraini ospiti all’istituto degli Innocenti e bambini fiorentini. Il terzo e ultimo laboratorio del progetto Danza e inclusione/la bellezza delle differenze si intitola Laboratorio delle unicità e avrà luogo il 15 giugno alle ore 18 al Parco delle Cascine. Condotto dal coreografo Roberto Lori, è aperto a cittadini di diverse età e nazionalità, persone con e senza disabilità, artisti e amatori. Un’occasione in cui potere esprimere le proprie “unicità” e la propria creatività.

Ne abbiamo parlato con Marika Errigo.