TOSCANA – Mobilitazione dei professionisti della sanità anche in Toscana il 15 giugno prossimo per protestare “dopo oltre un decennio di definanziamento, chiusure di reparti, posti letto e servizi”. La protesta è stata decisa da tutte le sigle dell’intersindacale medica – Anaao Assomed, Cimo-Fesmed, Aaroi – Emac, Fassid, Cgil Medici e dirigenti Ssn, Federazione veterinari e medici, Uil Fpl sanità, Cisl Medici – e a Firenze si concretizzerà in un presidio alle 14 in piazza Duomo davanti alla presidenza della Regione Toscana, seguito alle 15.45 un incontro al Teatro della Compagnia. “Invitiamo tutti i cittadini a partecipare e dare il sostegno, la sanità è anche loro. E’ come l’aria, ti accorgi quanto è importante quando ti manca” dice a Novaradio Gerardo Anastasio, segretario toscano Anaao-Assomed.
Principale problema è di sottofinanziamento: “Siamo l’unico Paese tra quelli avanzati a ridurre il finanziamento del Sistema Sanitario – recita una nota dell’intersindacale – anche in Toscana, per la progressiva riduzione degli organici, il personale è costretto a turni massacranti e obbligato a spostarsi da un ospedale all’altro per coprire i servizi: le condizioni di lavoro sono ormai insostenibili e tanti operatori pensano di dimettersi”.
Le misure per ridurre le liste d’attesa e per migliorare l’appropriatezza annunciate dalla Regione Toscana vanno nella giusta direzione, ma serve più personale: “Anche l’ultimo concorso indetto per infermieri è destinato a creare le graduatorie per sostituire chi va in pensione, ma non sono previste nuove assunzioni” dice ancora Anastasio: “I tetti di spesa del personale sono fermi al 2004 e la salute pubblica che continua ad essere considerata una spesa anziché una risorsa”.