FIRENZE – Tagliati nella notte tra sabato e domenica scorsa 17 pini in viale Redi a Firenze, gli stessi che nelle settimane scorse erano stati al cento di un vero e proprio braccio di ferro tra amministrazione comunale e un gruppo di attivisti – cittadini, residenti e ambientalisti coordinati da Italia Nostra – contrari all’abbattimento. I tecnici del Comune hanno “approfittato” della notte di pulizia delle strade per eseguire il taglio: l’allarme scattato tra gli attivisti non è riuscito ad impedire l’operazione. “Un vero e proprio blitz, non preannunciato da nessun cartello, che invece è obbligatorio esporre in caso di abbattimento di piante di alto fusto” attacca Mario Bencivenni, vicepresidente Italia Nostra.
“A nessuno piace tagliare degli alberi – ha dichiarato l’assessore all’ambiente Andrea Giorgio – e giova ricordare che solo in questo anno ne pianteremo 5.000, ma abbiamo più volte spiegato i motivi dell’intervento, deciso nel 2021, che sono legati alla sicurezza della strada, e spiegato la scelta di procedere anche pubblicamente: si discute ma poi noi dobbiamo garantire l’interesse pubblico”.
L’operazione, che per le sue modalità è stata duramente criticata anche dai consiglieri di Sinistra Progetto Comune, è motivata dall’amministrazione comunale in base a diversi ordini di motivi: la scarsa sicurezza dei pini (inseriti in classe C), l’intasamento delle caditoie stradali per effetto delle loro radici, i danni e l’insicurezza per la circolazione stradale dovuta sempre alle radici sotto l’asfalto. “Tutto falso” replica Bencivenni: “Innanzitutto gli alberi in classe C non devono essere abbattuti ma solo monitorati. In secondo luogo abbiamo mostrato con tanto di video che le caditoie sono intasate da terra e non radici, per effetto della mancata manutenzione ordinaria di Publiacqua; in terzo non c’è alcun dato prodotto dal Comune sulla presunta maggio incidentalità in viale Redi dovuta alle radici”
L’abbattimento fa parte di un progetto complessivo di rimozione di 52 piante su viale Redi: oltre alle 17 di questo fine settimane, 6 effettuate nelle settimane scorse, e altre 29 che rimangono. “Ci batteremo per difenderle”conclude Bencivenni: “Ribadiamo al Comune che siamo pronti a confrontarci, se mai vorrà, con le nostre controproposte”.