FIRENZE – La delibera di auto-osservazione al Piano operativo comunale che aumenta dal 20% al 30% i posti letto a canone calmierato all’interno degli studentati privati e elimina la possibilità di utilizzare gli studentati come ostelli per i mesi di luglio e agosto, approvata ieri dalla giunta comunale di Firenze, su proposta del sindaco e assessore all’urbanistica Dario Nardella non ferma il comitato Salviamo Firenze, che porterà avanti l’iter per i due quesiti referendari collegati agli studentati.
“La paura della partecipazione popolare fa miracoli, il sindaco Nardella ci dà ragione ma non risolve il problema. Noi non abbiamo ricevuto il testo della delibera, stiamo commentando il comunicato stampa. Andiamo avanti perché politicamente vedere Nardella che si scusa ci dà soddisfazione ma appunto non risolve il problema. E poi quello di Nardella è uno strumento per bloccare il decreto che deve fare, è un modo per bloccare le firme e prendere tempo”, ha spiegato Massimo Torelli di Salviamo Firenze oggi a margine di una conferenza stampa. “La soluzione proposta non è efficace”, incalza Dmitrij Palagi, consigliere comunale di Sinistra Progetto Comune, che iniseme al M5s sostiene il referendum.
I quesiti referendari sono due: nel primo si chiede “di abolire la norma che consente agli immobili prima adibiti a servizi pubblici di passare senza pianificazione urbanistica alla destinazione direzionale”; nel secondo si chiede “l’abolizione della norma che favorisce gli studentati di lusso”. Tra le richieste alla giunta “portare con urgenza al prossimo Consiglio comunale una delibera che modifichi le norme di salvaguardia attualmente in vigore, così da rendere immediatamente operativo il divieto all’attività alberghiera extra degli studentati e delle trasformazioni in strutture ricettive degli edifici con funzione pubblica”.
Sulla possibilità di adire per vie legali, ha aggiunto Torelli, “prima di tutto vediamo se verrà fatto il decreto entro il 2 giugno perché è quello che dà il via libera alla raccolta delle firme”. Alberto Mariani, altro promotore del comitato, ha sottolineato che “formalmente l’atto della giunta non modifica nulla, neppure il regolamento urbanistico. Per questo il percorso referendario rimane in piedi perché non può essere bloccato da prese di posizioni politiche ma solo da atti definitivi ed efficaci del Consiglio comunale e con il parere conclusivo del Collegio degli esperti”. Il comitato ha poi annunciato che il prossimo step per i cittadini sarà il 9 giugno in piazza dei Ciompi.
“A distanza di quasi tre mesi dalla delibera del piano operativo il sindaco propone solo ora il recepimento di questa istanza, avrebbe potuto pensarci prima – ha commentato il capogruppo del M5s Roberto De Blasi -. Non vorremmo che dietro questa questione si celasse l’ennesima idea di scaricare sull’ex assessore Cecilia Del Re la realizzazione di un piano che ora questa maggioranza intende rivedere”. Anche secondo il consigliere di Sinistra Progetto Comune Dmitrij Palagi quella del sindaco Nardella “é una mossa per prendere tempo”.