ALTO MUGELLO – All’indomani della visita della premier Meloni nelle zone alluvionate della Romagna e alla vigilia del Consiglio dei ministri in cui si stanzieranno gli aiuti, l’Alto Mugello guarda con speranza e preoccupazione a quel che succederà: il rischio concreto è infatti che la Toscana sia esclusa dalla dichiarazione di “emergenza nazionale” e quindi dalla prima tranche di fondi straordinari.
“La Regione ci ha dato il via libera sui ripristini con l’emergenza regionale, ma questi sono interventi preliminari, in somma urgenza” dice stamani a Novaradio il sindaco di Marradi, Tommaso Triberti: “Stiamo cercando di tornare se non alla normalità, ad una quotidianità”. Ripristinati intanto i collegamenti con la frazione di Lutirano (150 persone) e riaperte le scuole, ma rimangono case isolate e una frazione ancora evacuata.
“Abbiamo stimato un paio di milioni di euro solo per il ripristino della viabilità – spiega il sindaco – ma per la ‘fase due’ è fondamentale quel che succederà nel Consiglio del Ministri” di domani. “Il sistema viario come l’abbiamo conosciuto fino ad una settimana fa non tornerà più ad essere quello che era, solo con le risorse si può pensare di ricostruire. Senza, lasceremmo dei territori martoriati. Sono convinto che il governo si debba far carico di questa esigenza”. Esigenza che i sindaci proveranno a segnalare anche al Capo dello Stato, Sergio Mattarella, che il 27 maggio prossimo sarà in Mugello per il 100/o dalla nascita di don MIlani: “Gli rappresenteremo la criticità di questo momento, questa situazione si risolverà, se ci saranno le risorse, in qualche anno, non in qualche mese”.