FIRENZE – Si terrà il 29 maggio prossimo negli spazi dell’Sms di Rifredi l’assemblea preparatoria di lancio della campagna di raccolta firme per i due referendum consultivi sull’urbanistica “Salviamo Firenze” che con tutta probabilità partirà intorno al 9-10 giugno. A renderlo noto sono gli esponenti del comitato promotore, facendo il punto sull’iter della consultazione. I quesiti proposti, depositati a gennaio, sono attualmente al vaglio del collegio degli esperti nominato dal Consiglio comunale: se ritenuti ammissibili, dovranno essere sostenuti da almeno 10.000 firme in quattro mesi. Il referendum coinvolge anche gli studenti dell’Università di Firenze. L’intera iniziativa è sostenuta anche da Sinistra Progetto Comune e M5s che hanno autenticato le firme necessarie per avviare l’iter.
Le domande sono due: nel primo si chiede “di abolire la norma che consente agli immobili prima adibiti a servizi pubblici di passare senza pianificazione urbanistica alla destinazione direzionale”; nel secondo si chiede “l’abolizione della norma che favorisce gli studentati di lusso”.
La “commissione dei saggi” ha richiesto alcune modifiche marginali al testo dei quesiti. Come sottolineato da Paolo Solimeno, del team di avvocati del comitato, “l’interlocuzione con il collegio degli esperti sta procedendo in maniera positiva e questo ci conforta per la qualità dei quesiti proposti”. Obiettivo è riuscire a far svolgere la consultazione popolare entro la fine dell’ano, prima che scatti il “semestre bianco” nei mesi immediatamente precedenti alle elezioni per il rinnovo di sindaco e Consiglio Comunale del 2024.