Alto Mugello in ginocchio: “Pezzi di montagna che si spostano, impossibile ritorno normalità a breve” – ASCOLTA

ALTO MUGELLO – Scuole chiuse, strade interrotte, frazioni isolate: e chissà ancora per quanto tempo ancora. Nonostante il lavoro degli operatori dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile la notte appena trascorsa non ha portato sostanziali miglioramenti nella situazione nell’Alto Mugello travolto dal maltempo, anzi semmai quel che emerge è una maggior consapevolezza della gravità della situazione.

“Qui scivolano pezzi di montagna, una situazione inimmaginabile” dice a Novaradio il sindaco di Palazzuolo sul Senio, Giampiero Phil Moschetti ai microfoni: “Tutta quell’acqua che vedete in pianura in Emilia Romagna è partita da qui, ed è marrone perché si è portata via pezzi di montagna da qui. E  ha scavato fossi, divelto pali, spostato strade, portato via alberi, tutto quello che ha trovato”.

A Palazzuolo non solo alcune frazioni, ma anche il centro abitato principale rimane isolato rispetto alla viabilità ordinaria ed accessibile solo ai mezzi di soccorso. “Il problema non sono le frane – dice però il sindaco –  son pezzi di montagna che si spostano. Ieri sera ho chiesto che si smettesse di lavorare sulle strade perché si rischia di ripristinare la viabilità  e avere una frana con un fronte di 100 metri sopra. Non è la frana cui siamo abituati: qui c’è un problema enorme perché sono pezzi di montagna che si muovono”. Data questa situazione, Moschetti conferma che un ritorno alla normalità nelle prossime ore, perché va consolidata una sicurezza minima della viabilità di collegamento al paese, e anche sui tempi non si pronuncia: “Forse qualche strada entro una settimana ma non ho proprio idea” dice il primo cittadino: “Sembrerà banale, ma il problema è anche dove mettere tutta la terra una volta che da monte la sposti” aggiunge poi, invocando il riconoscimento dello stato di calamità nazionale. In questa situazione, un miracolo che in Toscana no ci siano state vittime: “Né feriti né dispersi” conferma il sindaco, che ribadisce come siano in sicurezza anche i circa 50 ragazzi di una scolaresca fiorentina rimasti bloccati in un campeggio in località Piedimonte e portati in salvo nella palestra del paese dove hanno trascorso la notte, “nei sacchi a pelo e al caldo”.

Anche a Marradi situazione complicata: il paese si raggiunge via auto solo dal passo della Colla (SP 302), e in treno da Borgo San Lorenzo: rimane interrotta invece la ferrovia in direzione Faenza, spiega stamani a Novaradio il sindaco Tommaso Triberti. Permangono criticità per i residenti di alcune frazioni, che rimangono isolate. “La frazione di Albero è stata liberata ieri, la frazione di Lutirano Abeto è stata parzialmente liberata e collegata a Lutirano. Lutirano è ancora isolata ma nella notte siamo riusciti ad aprire un passaggio sulla strada comunale della Cavallara, la stiamo mettendo in sicurezza per permettere il passaggio ai servizi sanitari di emergenza”. Anche il primo cittadino di Marradi conferma la gravità della situazione: “Mai vista una situazione del genere, non p una frana o uno smottamento. E’ un numero enorme di strade che ha ceduto, in particolare quelle provinciali: criticità che permarranno. Quel che stiamo facendo è ripristinare un collegamento per l’emergenza, poi inizieremo la conta dei danni. Le montagna come le conoscevamo probabilmente sono sparite o stanno sparendo”.