LUCCA – Basta morti in cava, basta morti sul lavoro. Questo è il grido che si leva oggi dall’intero comparto marmifero-estrattivo delle province di Lucca e Massa Carrara, dopo la morte del cavatore Ugo Antonio Orsi, 55 anni, che sabato scorso è rimasto schiacciato da una lastra di marmo staccatasi improvvisamente mentre era al lavoro in una cava di Minucciano (LU).
I sindacati confederali di settore Feneaul-Uil, Filca Cisla e Fillea Cgil hanno proclamato otto ore di sciopero per i 3/4.000 lavoratori impiegati in entrambe le province contro quella che definiscono una “preoccupante escalation”. “Solo in provincia di Lucca – spiega il segretario della Fillea Cgil lucchese, Michele Mattei – nell’ultimo triennio abbiamo registrato nell’ultimo triennio 3 incidenti mortali non c’è sconfitta peggiore di quando un lavoratore esce di casa per lavorare e non torna più”.
La procura ha intanto aperto un fascicolo per omicidio colposo; l’area dell’incidente dove l’operaio è stato schiacciato da un masso è stata sequestrata, inoltre, sempre secondo quanto si apprende, potrebbe essere disposta l’autopsia la prossima settimana. “Le regole ci sono, vanno fatte rispettare – aggiunge Mattei – anche se i controlli sono ancora insufficienti”.