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Siccità, 255 progetti per superare l’emergenza. Bottino (Anbi): “Molti già cantierabili a breve, ma snellire la burocrazia” – ASCOLTA

today12/05/2023

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    Giani piano siccità 11052023

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    Marco Bottino, presidente Anbi Toscana, 12 maggio 2023

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    Monia Monni, assessora regionale all’ambiente, 11052023

 

TOSCANA – La Regione Toscana chiede al governo 800 milioni per finanziare 255 opere contro la siccità. Lo hanno annunciato oggi il governatore Eugenio Giani e l’assessore regionale all’ambiente Monia Monni: le richieste alla cabina di regia nazionale riguardano interventi e opere in ambito irriguo e per l’attuazione di invasi (470 milioni), e interventi ed opere afferenti al sistema idrico integrato (331 milioni).

Tra le opere di rilievo ai fini del superamento della situazione di criticità, spiccano la richiesta per oltre 102 milioni di euro di interventi relativi al servizio idrico integrato; la realizzazione di un invaso artificiale con sbarramento sul Torrente Ambra presso Castello di Montalto fra Bucine (Arezzo) e Castelnuovo Berardenga (Siena), per 45 milioni; la realizzazione di un bacino di accumulo in una cava dismessa a Campiglia Marittima (Livorno) per 3 milioni; la realizzazione di un invaso multifunzionale sul torrente Lanzo a Civitella Paganico (Grosseto) per oltre 60 milioni; la realizzazione di una diga sul torrente Gretano tra Roccastrada e Civitella Paganico, nel grossetano, per oltre 37 milioni.

“Tutti interventi – ha spiegato il governatore Eugenio Giani – che già oggi hanno un livello di progettazione avanzato e come minimo la disponibilità della fattibilità tecnico-economica dell’intervento”. “Molte di queste sono addirittura cantierabili a breve – segnala a Novaradio Marco Bottino, presidente di Anbi Toscana (Consorzi di bonifica) e potrebbero essere pronte anche in 6 mesi: il problema rimangono le troppe lungaggini burocratiche per arrivare a gara, servirebbe replicare il modello commissariale come per la cassa di espansione del Mensola a Firenze”.

Ora la palla spetta al governo, che però non deve agire solo sul fronte delle opere come invasi e dighe: “Serve  – ha spiegato l‘assessora all’ambiente Monia Monni  – un approccio integrato per combattere la siccità che vada di pari passo alla lotta ai cambiamenti climatici”, e dunque “servono strumenti per aumentare la resilienza dei territori, serve investire sulle reti, sulle dighe, sui pozzi, sugli invasi e tutto quello che può aumentare la capacità di adattamento dei territori: ma se non si va all’origine del problema ci troveremo a rincorrere il fenomeno all’infinito”.

Scritto da: Redazione Novaradio


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