FIRENZE – “L’Italia ha una lunga storia di razzismo, antimeridionalismo, l’antislamismo, l’antiziganismo, l’antisemitismo, colonialismo. Pensiamo al razzismo istituzionale: quando ci sono leggi come quella sulla cittadinanza che discrimina le persone nate in questo paese solo perché hanno origini stranierei, vediamo che abbiamo un problema”.
Marilena Umuhoza Delli, nata a Bergamo da padre italiano e madre rwandese, è blogger, fotografa, documentarista, conduttrice radiofonica e scrittrice, da sempre impegnata sul tema della lotta contro la discriminazione l’intolleranza – in primis quella verso gli italiani di seconda generazione – presenta domani a Firenze il suo ultimo libro “Pizza Mussolini” (Centro Culturale ‘The recovery plan’, via S. Reparata 19R ore 17,30), che si presenta come la “prima saga afrodiscendente” della letteratura italiana: la storia di Marilena, nata in Italia e chiamata “negra” per il colore tropo scuro della pelle, e quella di Luna, nata in Malawi e chiamata “strega” perché la sua pelle è troppo chiara. Un libro che completa la storia iniziata con la sua prima opera fiction “Negretta. Baci razzisti”, e che racconta molto di come in Italia abbia ancora molta strada da fare per sconfiggere razzismo, intolleranza e chiusura. E in cui la letteratura e la cultura in generale possono fare molto.