FIRENZE – Alla fine la montagna ha partorito il topolino. Il blocco dei diesel Euro5 imposto dalle norme Ue causa sforamento dei valori di biossido di azoto a Firenze si è trasformato in un divieto piccolo, e neppure certo. I proprietari di mezzi diesel Euro5, possono stare tranquilli: il protocollo siglato tra Comune e Regione per evitare le sanzioni comunitarie prevede infatti il divieto di circolazione solo dal 1 giugno, solo se i parametri di NO2 supereranno il limite di 40 mg/mc e solo nel tratto di viali di circonvallazione compresi tra piazza Beccaria e Piazza della Libertà, ovvero 1,5 km lineari.
Tanto è bastato, a dispetto di valori di inquinamento fuori legge, per evitare la multa europea, e non pesare (quasi) per nulla sui cittadini. Anche scatteranno, dal 1° giugno coinvolgeranno non più di 500 mezzi; e comunque per i possessori di auto “fuorilegge” basterà evitare di transitare in quello “spicchio” di viali, privilegiando altre direttrici (Alberti/Masaccio verso nord, Della Robbia o Mannelli verso sud). Con buona pace degli ambientalisti e di chi è preoccupato per la qualità (scarsa) dell’aria in città e delle sue conseguenze: secondo i dati di Legambiente e dell’Agenzia per l’ambiente sono 60.000 ogni anno le persone che ogni anno muoiono prematuramente per malattie legate all’inquinamento in città.
“Abbiamo lavorato per riperimetrare l’area oggetto degli eventuali divieti” ha detto l’assessore all’ambiente Andrea Giorgio: “Divieti che scatteranno solo dall’1 giugno sulla base dei monitoraggi: l’area sarà circoscritta a quella dei viali tra piazza Beccaria e piazza della Libertà. Questo perché noi abbiamo un problema di concentrazione e il nostro obiettivo è abbatterla. I divieti scatteranno se non ci sarà una riduzione degli inquinanti compatibile con l’obiettivo di stare sotto alla soglia di 40 microgrammi per metro cubo”. Se i dati non miglioreranno, “dal 1 giugno” ci saranno limiti per “le auto diesel immatricolate nel 2009, 2010 e 2011. In quel caso, per il primo blocco, sono circa 500 le auto dei residenti in città oggetto del divieto perché circolano in quella zona. La quota di auto che potrà essere soggetta a tutti i blocchi è circa 1.900. Il primo monitoraggio sarà fatto a fine aprile, il secondo a fine luglio e il terzo a fine settembre: se non raggiungeremo i risultati saranno progressivamente fatti ulteriori blocchi e divieti fino a coinvolgere tutti i diesel euro 5”.
In questo momento sono 19.000 i veicoli euro 5 diesel immatricolati in città: progressivamente aumenteremo le misure fino a ottenere l’impatto desiderato, ovvero ottenere che le concentrazioni di No2 siano sotto la soglia minima” ha detto ancora Giorgio, facendo “un appello ai fiorentini a collaborare, se lavoriamo tutti in questa direzione riusciremo a evitare ulteriori blocchi. “Intanto – ha aggiunto Giorgio – mettiamo sicuramente in campo 12 milioni di incentivi, che serviranno a sostenere famiglie e imprese per cambiare mezzo, agevolare il Tpl, promuovere l’uso delle biciclette”.