FIRENZE – Educare alla diversità e abbattere gli stereotipi tra i giovani attraverso il cinema. E lo scopo del progetto “Che genere di film”, con cui la Fondazione Stensen sta coinvolgendo 14 classi delle scuole medie (circa 300 ) sul tema degli stereotipi di genere e su come questi risultino spesso amplificati dalla raffigurazione cinematografica e audiovisiva in genere. Un progetto finanziato da Miur e Mibact cui partecipano le secondarie di primo grado Beato Angelico (Firenze), Puccini (Firenze), Spinelli (Scandicci), Lippi (Prato), Antonioli (Temù – prov. di Brescia) e che mira a fornire a ragazze e ragazzi gli strumenti concettuali, emotivi e tecnici per prendere consapevolezza degli stereotipi di genere che ancora oggi esistono nella nostra società e per imparare a riconoscerli.
Parte integrante del progetto è la traduzione in pratica di quanto appreso dagli studenti, con la scrittura di brevi sceneggiature. Molti dei testi sono già pronti, spiega la curatrice dei progetti con le scuole della Fondazione Stensen Chiara Bettarini, e nelle prossime settimane sotto guida di un team di registi, coordinati in Toscana da Duccio Chiarini, diventeranno dei veri corti cinematografici.