PIOMBINO – Un concerto (domani) e un’assemblea pubblica (lunedì) per ribadire il no dei comitati di Piombino al rigassificatore installato nel porto cittadino e per discutere delle prossime azioni da intraprendere contro l’impianto. L’ulttima iniziativa lanciata il comitato Salute pubblica Piombino Val di Cornia, La Piazza, Liberi Insieme per la Salute, Gruppo Gazebo 8 giugno. Per il primo aprile è in programma il ‘concerto per Piombino’ con la partecipazione delle tre scuole di musica della città: Woodstock, Academy Tacchella e Crossroad Music lab.
L’iniziativa, si spiega, è promossa “per ribadire a tutti, in modo particolare ai giovani, quanto sia importante essere attivi nella difesa della sicurezza, dell’ambiente e della propria salute e come sia determinante la tutela e la salvaguardia del territorio nel quale si vive. Un richiamo forte, un grido ai diritti alla sicurezza e allo sviluppo che la nostra comunità ha visto di fatto negati quando è stata firmata l’autorizzazione per il rigassificatore dal commissario straordinario Eugenio Giani, avallata dal Governo Draghi e da quello Meloni, un rigassificatore a ciclo aperto a 800 metri dalle case”.
Il 3 aprile poi si svolgerà l’assemblea pubblica al Centro giovani di Piombino per “discutere delle iniziative più incisive da intraprendere per dire ancora no al rigassificatore nel porto di Piombino”. Intanto anche Legambiente, in una nota, continua “a denunciare l’inquinamento da gas metano, secondo responsabile della crisi climatica globale. Mentre le politiche nazionali spingono per trasformare l’Italia nel nuovo hub del gas Europeo, come con il rigassificatore di Piombino, rimane il problema delle dispersioni di metano in atmosfera provenienti da impianti che trattano fonti fossili”.