FIRENZE – Manca un mese per l’entrata in vigore del divieto di circolazione per i veicoli diesel Euro 5 in alcune zone del centro e dei viali a Firenze, che già sono insorte le categorie economiche contro una misura “punitiva” per le imprese e che lederebbe il “diritto alla mobilità”. E così la Regione, che pure ha emesso l’ordinanza per evitare l’infrazione delle norme UE e il Comune, si sono affrettati a rassicurare che il divieto sarà introdotto in modo graduale e progressivo. Lasciando intendere già ora che il divieto, che dovrebbe scattare dl 24 aprile prossimo e valere dal lunedì al venerdì (ore 8,30-18,30) nell’area del centro entro le mura estesa ai viali di circonvallazione, avrò una portata più limitata.
Un approccio del tutto sbagliato per Legambiente Firenze: “Siamo sotto procedura di infrazione europea per i valori di biossido di azoto e, già da due anni il divieto varrebbe per i diesel fino a Euro 4, il problema è che non ci sono controlli: la paura e che sia una buffonata anche questa degli Euro5” dice Lorenzo Cecchi, presidente Legambiente Fienze, che attacca le associazioni di categoria di commercianti e artigiani: “Rimango allibito dalla posizione delle categorie economiche che preferiscono difendere il diritto a conservare il furgoncino vecchio e o pensano al diritto alla salute e alla questione di giustizia climatica. Facciamo finta che il riscaldamento globale non esista, ma l’OMS ci ricorda che in Italia muoiono prematuramente tra le 70 e le 80 mila persone per i danni da inquinamento, e nelle grandi città oltre il 50% dello smog arriva dai veicoli”.
E a chi dice che non ci sono incentivi, dice: “C’è un bando del Comune di Firenze per la rottamazione e l’acquisto di veicoli elettrici e ibridi, che son cumulabili con quelli quelli nazionali. Quello del rinnovo del parco mezzi è l’ultima voce di bilancio delle aziende, ma non si può continuare a circolare con veicoli che intossicano e fanno male alla salute”. Ma l’annunciato protocollo Regione-Comune non rischia di portare all’annullamento dell’effettiva portata della misura? “La buona volontà – spiega Cecchi -vsi vedrà dai controlli e dall’intenzione di fare quello che il sindaco Nardella ha più volte annunciato, ovvero lo scudo verde, e quanto invece si farà condizionare dalla categorie economiche”