FIRENZE – Biglietto scontato per l’ingresso al museo dell’Istituto degli Innocenti, cinque concerti tra maggio e giugno, una mostra dedicata al pittore fiorentino Pier Francesco Foschi e laboratori per famiglie. E’ quanto propone l’accordo di collaborazione triennale firmato da Istituto degli Innocenti e Galleria dell’Accademia di Firenze. L’intesa, presentata oggi a Firenze, punta a valorizzare i beni culturali dei due enti attraverso mostre, concerti, attività educative, iniziative promozionali e altre forme di progettualità comune.
In base all’intesa, l’Istituto si impegna a riconoscere una riduzione sul prezzo di ingresso al Museo degli Innocenti per i visitatori muniti di biglietto della Galleria dell’Accademia di Firenze (emesso nei sei giorni precedenti). Un altro capitolo dell’accordo riguarda il programma di attività legate al mondo della musica: si propongono cinque concerti, visite (su prenotazione) alla collezione degli strumenti esposti alla Galleria dell’Accademia, visite congiunte alle due sedi e attività laboratoriali. Sul fronte artistico, la prima mostra frutto dell’accordo è dedicata a Pier Francesco Foschi (1502-1567), pittore manierista della scuola fiorentina. La rassegna, organizzata dalla Galleria dell’Accademia, riunirà dal 27 novembre, oltre quaranta autografi del pittore, tra dipinti e disegni.
Per l’occasione, l’Istituto degli Innocenti presterà l’opera che ritrae la ‘Madonna col Bambino e due angeli’. “Sono molto felice di aver sottoscritto un nuovo accordo di collaborazione con la Galleria dell’Accademia, dopo quello già attivato nel 2019 – commenta la presidente dell’Istituto degli Innocenti, Maria Grazia Giuffrida -. Per noi è importante affiancare all’impegno plurisecolare dell’Istituto nella tutela dell’infanzia, anche l’attività di valorizzazione del nostro ingente patrimonio culturale”. Cecilie Hollberg, direttore della Galleria dell’Accademia, ha parlato di “un progetto significativo di collaborazione e di collegamento tra le nostre due prestigiose istituzioni del quadrilatero lorenese”.