FIRENZE – Arriva in scena qusto fine settimana al Teatro Puccini uno degli spettacoli più attesi della stagione: “Nel tempo che ci resta – Elegia per Giovanni Falcone e Borsellino”, scritto e diretto da Cesar Brie, e interpretato, oltre che dallo stesso Brie, da Marco Colombo Bolla, Elena D’Agnolo, Rossella Guidotti e Donato Nubile.
Sul palco, cinque figure: i due giudici simbolo della lotta alla Mafia, con le loro mogli, Francesca Morvillo e Agnese Pirani Leto, e il pentito di mafia Tommaso Buscetta, le cui rivelazioni furono fondamentali per le indagini del “maxi processo” che portò alla prime condanne per i capi di “Cosa Nostra” e che stabilì con i giudici, in particolare, un rapporto umano molto forte.
Uno spettacolo, definito come “un atto d’amore, ma tutt’altro che un agiografica. “Abbiamo studiato tantissimo su carte e documenti ufficiali – spiega Novaradio il regista Cesar Brie – ma abbiamo voluto anche restituire l’aspetto umano e della quotidianità dei due giudici, perché anche l’intimità è un tratto sociale”. E anche restitutuire, in modo non stereotipato, la tragicità delle figure coinvolte in quella vicenda: “Come in una tragedia greca, Falcone e Borsellino vanno incontro al loro destino consapevoli della loro fine: Falcone non aveva figli perché diceva di non voler lasciare orfani. Borsellino dopo la more di Falcone sapeva e diceva di avere poco tempo: il giorno delle strage di via d’Amelio, davanti a casa della madre, disse alla moglie di rimanere a casa con le figlie e andò da solo”.
Spettacoli: sabato ore 21, domenica ore 1645. info: teatropuccini.it