FIRENZE – Dario Nardella sbarra le porte all’idea del passaggio della tramvia dal Duomo. In tempi di comunicazione immediata globale, passano quasi 24 ore dalle dichiarazioni con cui l’assessora all’urbanistica Cecilia Del Re ha deciso di tirare fuori dall’armadio uno degli scheletri di famiglia del Pd fiorentino – quel passaggio della tranvia da piazza del Duomo cancellato nel 2009 da Matteo Renzi e da lì in poi diventato un vero tabù – per vedere la reazione del primo cittadino. Che però arriva senza possibilità di fraintendimenti.
E come le parole dell’assessora all’urbanistica Del Re erano state chiare – “la tramvia deve collegare la zona maggiormente frequentata dal maggior numero di lavoratori, così come deve arrivare fino al cuore del centro storico per non rendere quella che oggi è la zona più pedonale d’Europa la zona più inaccessibile d’Europa” – e pronunciate a margine della seduta sul Piano Operativo Comunale, per arginare il montare del dibattito che già, il cittadino ha fatto ricorso, a dichiarazioni altrettanto tranchant: “Non ho intenzione di riaprire con la mia amministrazione il tema del passaggio della tramvia dal Duomo” fa sapere il sindaco con una nota ufficiale. E aggiunge a scanso di equivoci: “Quella dell’assessora Del Re è una iniziativa di cui non ero a conoscenza, non condivisa né da me né dalla giunta, e non è presente nel programma di mandato con cui siamo stati eletti, né è prevista nel POC. Questa ipotesi è definitivamente superata dalla pedonalizzazione di Piazza del Duomo e dalla realizzazione in corso della linea VACS”.
La portata delle dichiarazioni della Del Re non era del resto sfuggita a nessuno, né dentro né fuori dal PD: “Dichiarazioni dalla enorme portata” che assieme a quelle sullo scudo verde “lanciano un sasso nello stagno” e aprono una breccia nella maggioranza” rimarca a Novaradio Dmitrij Palagi, consigliere di opposizione di Sinistra Progetto Comune, stamani a Novaradio.
Parole che hanno sorpreso, forse, anche dei colleghi di giunta come l’assessore all’ambiente Andrea Giorgio, tra gli esponenti più autorevoli dell’area Schlein, il quale ai microfoni di Novaradio con realismo quasi frena: “Si può discutere di tutto, prima però vediamo di completare le tramvie in costruzione”
Anche su tema dello “scudo verde” le distanze tra Nardella e Del re sembrano siderali, soprattutto politicamente. Ieri l’assessora aveva parlato della necessità di superare l’idea di un pedaggio a carico dei cittadini dei Comuni dell’hinterland (“bisogna ricucire la città”), raccogliendo il plauso anche da parte della Sinistra. Ma anche su questo Nardella chiarisce e precisa: “E’ noto a tutti che non comporterà pagamento di pedaggi, ma servirà esclusivamente al monitoraggio del traffico e al controllo dei veicoli inquinanti a cui non è consentito circolare secondo la legge. Di questo progetto se ne occupano gli assessori con deleghe all’ambiente e alla mobilità Andrea Giorgio e Stefano Giorgetti” aggiungendo un’ultima bacchettata: “Gli assessori da me scelti sulla base di un principio fiduciario per entrare in giunta sanno che sono chiamati a condividere le riflessioni e le dichiarazioni secondo collegialità e per evitare inutili e dannose letture divisive e ad avere un comportamento leale verso il sindaco e il programma di governo della città che siamo chiamati a realizzare e di cui rispondiamo ai cittadini”.