PIOMBINO – “No al gas, contro un impianto inutile e pericoloso, realizzato contro il volere della comunità locale”. Torna in piazza domani a Piombino la protesta contro l’impianto di rigassificazione che il governo, tramite il commissario straordinario Giani, ha individuato (assieme a quello di Ravenna) come soluzione ai problemi di approvvigionamento di gas naturale nel nostro paese. Il corteo, promosso da “Gazebo 8 giugno”, comitato “Liberi insieme” e comitato “la piazza” con la Rete no gas e no combustibili fossili, cui hanno aderito da molte altre realtà e movimenti ambientalisti (e no solo), si muoverà da Centro Giovani alle 14 per raggiungere piazza Bovio dopo aver attraversato la città.
“Scendiamo in piazza contro la prepotenza del governo e del commissario strordinario Giani, per dire che si tratta di un impianto inutile, come dimostra il fatto che non siamo rimasti al freddo questo inverno né lo saremo il prossimo, ma risponde ad altre logiche di speculazione, per fare dell’Italia un hub del gas” dice a Novaradio, Maria Cristina Biagini, di uno dei tre comitati organizzatori: “Dovremmo rispondere all’emergenza ambientale, non a quella energetica”.
Questo mentre i lavori di Snam al gasdotto vanno avanti e la nave rigassificatrice Golar Tundra sta facendo rotta verso l’Italia – l’attivazione dell’impianto è prevista per metà aprile. Il TAR cui si è appellato il Comune, poi, ha rinviato la sentenza al 6 luglio, quando l’impianto potrebbe essere gia’ in funzione. Ma i comitati non mollano: “Ci sono oltre 128 prescrizioni – si sottolinea – molte ex ante. Vedremo se saranno in grado di rispettarle, la partita non è chiusa”.