FIRENZE – Tra la maxi multa da oltre 148 mila euro per presunta occupazione abusiva di suolo pubblico (risalente al 2019 per il festival Copula Mundi) ricevuta da Antonio Bagni, presidente dell’associazione Icché Ci Vah Ci Vole, e il rischio della costruzione del parcheggio scambiatore della nuova tramvia nell’area verde di via del Gurlone, Lumen, lo spazio culturale gestito da Icché Ci Vah Ci Vole, potrebbe vedere compromessi i propri progetti futuri.
“Non è così”, spiegano ai microfoni di Novaradio Mauro Andreani, Alessandro Bezzi e Antonio Bagni, nucleo direttivo dell’associazione che conta quasi 6000 soci, “è vero che questi eventi hanno dei riflessi sul nostro futuro e presente: abbiamo dovuto sospendere la progettazione e abbiamo voluto prima chiarire questa vicenda e segnare un nuovo punto di inizio, abbiamo deciso di reagire ripensando il nostro futuro”. Obiettivo dare una nuova impostazione al progetto in modo da garantirne sicurezza e solitidà, dal punto di vista economico, umano e nei rapporti con territorio, amministrazione e soggetti terzi. “Siamo partiti da un piccolo festival e adesso gestiamo uno spazio complesso: dobbiamo adeguarci con nuove progettualità”, spiegano ancora i tre rappresentanti dell’associazione, “anche l’amministrazione comunale ha compreso che abbiamo bisogno di strumenti burocratici e amministrativi studiati ad hoc, che partano anche da questi incidenti di percorso per diventare innovativi”. Non cambierà però l’approccio che è la linfa vitale del progetto: “Continueremo sempre di più a mettere al centro l’associazione, che vogliamo sia sempre più viva e vivace nella vita non solo di Lumen, ma anche di tutto il territorio. Abbiamo l’opportunità di mettere in campo una progettualità ripetibile ed è quello che vogliamo continuare a fare”.