FIRENZE – E’ Onofrio Cutaia, detto Ninni, il candidato indicato da Firenze a succedere alla guida del Maggio Musicale dopo le dimissioni di Alexander Pereia: lo ha deciso ieri all’unanimità il Consiglio d’indirizzo dell’ente, presieduto da Dario Nardella. Cutaia, 64 anni computi il 2 marzo, attuale direttore generale creatività contemporanea del Mic, già direttore dell’Eti e del Teatro Mercadante di Napoli, è stato scelto in una terna di candidati di cui facevano parte anche Alberto Paloscia e Marco Parri. Nella stessa seduta, il CdI ha comunicato che per il 2023 il Maggio potrà contare su un contributo straordinario di 1,2 milioni di euro della Città Metropolitana (presieduta da Nardella) per far fronte alle spese correnti, ed in primis agli stipendi dei 300 dipendenti.
Ora la palla passa nomina al ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, che si vedrà oggi con il presidente della Fonazione del Maggio Dario Nardella, cui spetterà confermare l’indicazione del CdI: da capire se Cutaia avrà il ruolo di sovrintendente o commissario (con maggiori poteri), e se ci sarà un direttore artistico ad affiancarlo.
“Una persona di altissimo profilo che per molti anni ha diretto la direzione generale dello Spettacolo, quindi ha tutte le caratteristiche per gestire in modo assolutamente efficiente e virtuoso il teatro del Maggio Fiorentino” ha detto stamani Dario Nardella, secondo cui “l’indicazione unanime è un aspetto molto forte che trova il gradimento del ministro: oggi parlerò con lui sulle modalità per il suo insediamento”. Rimane sul tavolo la questione economico-finanziaria del teatro, per cui secondo Nardella per cui, come sappiamo, da qualche decennio si trascina il problema dell’indebitamento: “Mi auguro si possa superare in modo strutturale con il fondo di ricapitalizzazione, e un chiarimento sulle modalità specifiche corrette per la sua autorizzazione”. Riguardo al pagamento degli stipendi dei lavoratori del Maggio Musicale Fiorentino, Nardella ha sottolineato l’impegno per 1,2 milioni della Città metropolitana: “Si tratta di trovare la modalità corretta e legittima per impiegare queste risorse, che nulla hanno a che vedere con il fondo di ricapitalizzazione”.
I tempi e le modalità di decisioni del CdI sembrano pensate per andare incontro ai voleri del Ministro: “La lunga esperienza e la carriera ministeriale – commenta Gabriele Rizza, giornalista ed esperto della scena culturale – fanno di Cutaia la persona più adatta per gestire il Maggio in questa delicata fase economica, e un modo anche per la Fondazione di mantenere i buoni rapporti con Roma”. Il debito infatti è oltre 50 milioni, e il deficit intorno ai 3,5 milioni. Anche in questo va la decisione di Nardella, stavolta nella “veste” si presidente della MetroCittà, di conferire il finanziamento straordinario di 1,2 milioni. Una scelta obbligata, ma anche un po’ forzata, lascia intendere Rizza: “Dovrebbe essere il contributo per il Maggio metropolitano e quindi alla promozione nel territorio, non al pagamento pur doveroso degli stipendi”.