FIRENZE – Firenze sabato sarà capitale dell’antifascismo, della difesa della scuole e della libertà di didattica, ma anche per lanciare un chiaro messaggio contro il razzismo, la xenofobia e le politiche di chiusura nazionalista del governo. Va caricandosi di sempre maggiori significati la manifestazione di sabato prossimo a Firenze convocata dopo gli attacchi del ministro dell’Istruzione Valditara alla preside del Liceo “da Vinci”, rea di aver condannato l’aggressione agli studenti del Michelangelo da parte di militanti neofascisti e aver invitato i ragazzi a non rimanere indifferenti di fronte alla violenza politica.
Alla manifestazione, oltre a tutto l’ampio modo della scuola – studenti, collettivi, docenti superiori e universitari, sindacati di settore di Cgil, Cisl e Uil – ci saranno anche l’ANPI, l’ARCI, sia a livello nazionale che locale. “Firenze è città antifascista ma è anche la città della strage di piazza Dalmazia nel 2011 e dell’omicidio di Idy Diene (il 5 marzo di 5 anni fa, ndr) – ricorda il presidente nazionale ARCI, Walter Massa, stamani ai microfoni di Novaradio – occorre, e non solo da oggi, porre l’attenzione su una deriva che ha portato il nostro paese a vivere gli episodi di razzismo, di fascismo e si intolleranza quasi come fossero la normalità. Sul tema dell’antifascismo noi dobbiamo cominciare a pensare come farlo vivere ogni giorno, legato alla giustizia sociale: è un paese in preda alla solitudine, che produce paura, intolleranza e razzismo. Dobbiamo farci carico di queste comunità, per impedire che quelle parole odio trovino agibilità”.
Alla manifestazione, che prenderà il via a partire dalle 14 con concentramento alle 14 in piazza SS. Annunziata, passerà di fronte al liceo Michelangelo e si concluderà in piazza Santa Croce, ci sarà anche la neo-segretaria del PD Elly Schlein e il leader politico del M5S, Giuseppe Conte. Prove tecniche di un riavvicinamento delle posizioni e una nuova opposizione? “Me lo auguro – dice Massa – quel che è certo è che in questo paese manca un’alternativa al pensiero conservatore capitalista, che continua a vivere non siamo riusciti a costruire un pensiero, un’alternativa. Mi auguro che tutte le forze democratiche, sia politiche che civili sociali, possano contribuire a una nuova fase”.