TOSCANA – Luci ma anche diverse ombre per la Toscana dal rapporto “Pendolaria 2023” realizzato da Legambiente. In Toscana si conta un totale di 835 corse di treni regionali, effettuate con 235 convogli: l’età media è di 14 anni (contro i 15 anni della media nazionale), di cui il 47% “vecchi”. In totale sono 1.500 chilometri di ferrovie, di cui circa 1.000 elettrificate: “Rimangono ancora senza elettrificazione linee importanti come quelle tra Empoli e Siena e il vero e proprio ‘buco’ che si registra tra Siena e Grosseto. Ma quel che preoccupa – spiega Fausto Ferruzza, presidente regionale Legambiente – è il tasso di motorizzazione: Firenze con 795 veicoli ogni 1.000 abitanti è l’area metropolitana peggiore d’Italia”.
“Si è investito sulla linea élite di Alata Velocità, ma ci si è dimenticati del tessuto connettivo medio-basso, quello per i pendolari. C’è da elettrificare la Empoli-Siena, raddoppiare la Firenze-Pistoia, velocizzare la linea Livorno-Grosseto”. Nel 2020 la Toscan ha messo 40 milioni, troppo pochi? “Investiamo lo o,4% del pil regionale, la Lombardia l’1%”. E le infrastrutture promesse – TAV, raddoppio delle direttissima in valdarno – potrebbero servire a migliorare la situazione? “Non c’è bisogno di aspettare, già ora Firenze ha dei binari che potrebbero essere sfruttati: “Bisogna iniziare a considerare le linee periferiche come la Faentina, la Pontremolese e la Porrettana come degli assi attrezzati di sviluppo non tanto del trasporto e basta, ma di “ripopolamento della montagna”.