CAMPI BISENZIO (FI) – La vertenza QF /ex GKN – che dopo 15 mesi di crisi ora è in liquidazione – rimane in stallo, ma la battaglia degli operai continua: dentro ai palazzi, a partire dal prossimo incontro fissato per il 2 marzo, e fuori. Tiene duro il Collettivo di fabbrica, dopo il niente di fatto “non inaspettato”) dell’incontro di venerdì scorso, in cui per la prima volta si è presentato il liquidatore incaricato, Salvatore Sarcone. “Si è presentato dicendo un paio di inesattezze e lamentando si aver da poco ricevuto l’incarico” dice a Novaradio Dario Salvetti, Collettivo di Fabbrica Gkn. Eppure, dai dati di visura, l’incarico risale al 9 febbraio. “Ci vogliono far credere – osserva – è che un liquidatore incaricato a inizio febbraio non abbia iniziato a studiare il dossier prima, per decidere se accettare o no”.
In tutto questo però, un altra settimana se ne è andata. E a marzo saranno sei i mesi senza stipendio per gli operai. “Ogni giorno che passa è un licenziamento di fatto. E siamo al punto di prima, quando nel luglio 2021 Melrose parlava di licenziamenti, siamo tornati esattamente lì” dice Dario Salvetti. Venerdì è stata ribadita la richiesta comune di operai, Rsu, sindacati e Regione, di revoca della liquidazione e dichiarazione di amministrazione straordinaria . E il governo? “Chiede, fa dissuasione morale, si unisce alla nostra richiesta di ritiro della liquidazione, ma poi ci ricorda che per l’amministrazione straordinaria serve la decisione di un giudice. Rinunciando quindi a fare politica”.
“Noi proviamo con tutti gli strumenti a rimanere in campo: la mobilitazione, le vie legali, le vie sindacali, e una corsa contro il tempo per mettere a terra il nostro piano industriale”. Nuova “assemblea aperta a tutti*” è già fissata per giovedì sera presso lo stabilimento, a seguito della riunione a Roma.