FIRENZE – La stagione del Teatro della Toscana, la prima dell’era post covid,”sta andando molto bene, anche se manca la circolarità di pubblico, la continuità: alcuni spettacoli sono esauriti, altri soffrono un po’”. Lo ha detto a Novaradio Marco Giorgetti, il direttore del Teatro, che spiega “questa è quindi una stagione di passaggio” e promette “non appena, a fine di questa stagione, avremo registrato un ritorno alla piena ciclicità di pubblico potremo osare qualcosa di più sul contemporaneo”.
Il Teatro della Toscana oltre al Teatro della Pergola e il Teatro Era di Pontedera comprende da quest’anno anche il Teatro di Rifredi, che “sta andando benissimo: non ha perso la sua natura, c’è stata un’integrazione perfetta” e l’ex-cinema Goldoni “che non abbiamo ancora pienamente inaugurato, ma come spazio sperimentale sostituisce pienamente gli spazi che avevamo prima (Teatro Studio di Scandicci e Teatro Niccolini)”.
Tra le novità presentate negli ultimi giorni invece il nuovo progetto “L’attrice e l’attore europei”, che, nato dalla collaborazione quinquennale tra Teatro della Toscana e Théâtre de la Ville di Parigi, attraverso la ricerca di nuove forme pedagogiche, ha l’obiettivo di formare una figura di interprete capace di superare tanto i confini nazionali quanto le barriere linguistiche, e di far quindi parte di troupe di nazionalità diversa.
Primo esito sperimentale del progetto sarà l’inserimento nel cast di Ionesco Suite – spettacolo identitario del Théatre de la Ville di Parigi in scena dal 30 marzo al 6 aprile al Teatro della Pergola – di attrici e attori del Teatro della Toscana scelti tra i diplomati della Scuola Costa e di Oltrarno, le due scuole del teatro fiorentino, uno per replica. La messa in scena arriva al termine di due momenti di lavoro realizzati a Firenze da attrici e attori del Théâtre de la Ville di Parigi e con prove finali a Parigi. Il progetto proseguirà con altri appuntamenti, in una traiettoria ideale che porterà all’apertura di una finestra di dialogo con l’Africa, volta a stabilire nuove forme di cooperazione.
“Andremo avanti – spiega Giorgetti – sull’idea di una equipe franco-italiana attraverso altri spettacoli che verranno qua in autunno dal Théatre de la Ville e nostre creazioni che stiamo lavorando per portare a inizio anno a Parigi”.