ROSIGNANO (LI) – La richiesta al Comune di Rosignano di realizzare una indagine epidemiologica sull’incidenza delle malattie da inquinamento sul territorio, e ad Alia di organizzare una presentazione pubblica del progetto di gassificatore per rifiuti plastici (plasmix) che l’azienda dei rifiuti vorrebbe realizzare sul territorio.
Questi i primi passi che muoverà il comitato Trasparenza per Rosignano, costituitosi ieri sera in un’assemblea che ha visto al partecipazione di numerosi cittadini e residenti, assieme a rappresentanti di associazioni come Rifiuti Zero, Medici per l’Ambient. Il comitato nasce sulla scorta delle preoccupazioni che il progetto suscita, per le sue analogie con l’impianto proposto da Alia per la zona di Terrafino, abortito dopo che il Comune di Empoli ha fatto un passo indietro, anche sulla scorta delle forti proteste dei residenti.
“Nella riunione di ieri – spiega a Novaradio Francesca Fabbiani, portavoce del comitato Trasparenza per Rosignano – abbiamo evidenziato le specificità del nostro territorio, che porta già la Solvay e la discarica dello Scapigliato e quindi è già sfruttato, e fatto un passo ulteriore, quello di chiedere all’amministrazione comunale un’indagine epidemiologica, sul tavolo del sindaco da 4 anni ma mai realizzata” per “dirci qual è l’incidenza delle malattie legate all’inquinamento e fare una fotografia allo stato attuale”. Le principali preoccupazioni riguardano infatti le emissioni: “Sappiamo tutto da progetto di Empoli, sui fumi che usciranno dall’impianto, i fanghi, lo sfruttamento dell’acqua, già la Solvay sta attingendo”. Altro punto è il dimensionamento, quindi la preoccupazione che arrivino rifiuti al di fuori della Regione, e la localizzazione dell’impianto di cui “non si sa ancora nulla”.
Altra richiesta che a breve il Comitato farà pervenire ad Alia, quella di organizzare una presentazione pubblica e partecipata del progetto, “diversa da quella dfatta ad Empoli, dove non è stato possibile interloquire, qualcosa che ci dia modo di discutere”