FIRENZE – Nuova polemica dell’ampliamento dell’aeroporto di Firenze. Non sono passate inosservate le dichiarazioni del presidente Enac Gianluigi di Palma, secondo cui i lavori del masterplan, compresa la pista declinata da 2200 metri, rispetteranno i termine del 2026 e che potrebbero beneficiare dei fondi del Pnrr.
Affermazioni inesatte e inopportune secondo il coordinamento delle associazioni e comitati che da anni si battono contro il progetto. “L’UE l’ha già specificato, i fondi Pnrr non possono andare al sistema aeroportuale” scandisce Gianfranco Ciulli, dell’associazione Vita Ambiente Salute, che non ha partecipato nemmeno al percorso partecipativo che si è svolto in queste settimane: “Lo contestiamo perché non hanno seguito le procedure previste dalle norme regionali su dibattito pubblico. Vadano pure avanti, faremo ricorso e li bloccheremo come abbiamo fatto anche per il precedente masterplan”
Quali alternative dunque alla nuova pista? “Bisogna potenziare il collegamento diretto con Pisa – spiega Ciulli – il cui aeroporto va ampliato. Lo spazio per un nuova pista verso il mare c’è, non è vero che confligge con l’area militare”. E la pista di Peretola? “Deve rimanere orientata com’è – dice – e va ridotto il traffico. E va rispettato davvero il piano di delocalizzazione dei residenti di Brozzi e Quaracchi, previsto in tutte le carte da oltre 20 anni, ma che nessuno ha mai applicato”