FIRENZE- Il sovrintendente del Maggio Musicale Fiorentino, Alexander Pereira, è indagato per peculato dalla procura di Firenze. A renderlo noto lo stesso sovrintendente che, attraverso un comunicato stampa, ha spiegato di aver ricevuto lo scorso venerdì 27 gennaio un’informazione di garanzia. Ciò, si spiega, nel rispetto dei consiglieri ai quali, all’inizio della riunione, il sovrintendente ha detto: “Comunico di aver ricevuto un’informazione di garanzia da parte della procura della Repubblica di Firenze con la quale mi viene resa nota l’esistenza di un’indagine a mio carico. Si tratta, in buona sostanza, dei fatti già ampiamente riportati dai mezzi di informazione in questi ultimi tempi. Ribadirò e chiarirò all’autorità giudiziaria quanto ho sempre sostenuto in ogni sede (ivi compresa la commissione di controllo del Comune di Firenze e il collegio dei revisori della Fondazione), e cioè che si tratta di spese tutte collegate e necessarie all’esercizio del mio mandato di sovrintendente e direttore artistico del Maggio Musicale Fiorentino”. L’ipotesi per cui procede la procura è quello di peculato, ovvero una presunta appropriazione di denaro pubblico da parte di un funzionario pubblico, e fa riferimento a presunte spese personali sostenute e messe a carico della Fondazione dell’ente lirico. Alexander Pereira, difeso dall’avvocato Sigrfido Fenyes, insieme all’avviso di garanzia ha ricevuto anche un invito a comparire dal sostituto procuratore Christine von Borries, titolare del fascicolo d’indagine, per il 9 febbraio, quando sarà interrogato.
“Quello che è uscito fuori dalla stampa già conferma elementi già usciti in commissione controllo con una possibile rilevanza giudiziaria e si sta indagando,” spiega Dmitrij Palagi, consigliere Sinistra Progetto Comune a Novaradio. “Noi abbiamo chiesto che ci sia un’assunzione di responsabilità politica perché le due volte in cui il sovrintendente è venuto in presenza in Palazzo Vecchio lui ha rivendicato quel modo di far politica culturale.” “Rischiamo il commissariamento – conclude Palagi – il che sarebbe molto preoccupante per i lavoratori e le lavoratrici del Maggio.”