FIRENZE- La decisione del sindaco Dario Nardella di assegnare le chiavi della città al ministro degli esteri Antonio Tajani, in un evento a Palazzo Vecchio in programma il prossimo 30 gennaio. Dopo l’annuncio l’Anpi Firenze in un post sottolinea il valore di questa onorificenza: “Firenze merita che le Chiavi della città siano date come riconoscimento a donne e uomini meritevoli per il loro impegno umanitario, intellettuale e politico.”
Sull’onorificenza a Tajani, Anpi Firenze ha portato avanti una riflessione sul significato delle Chiavi della città, attraverso i suoi canali social, come spiega Vania Bagni, presidente Anpi Firenze ai nostri microfoni. “L’onorificenza dice che chi la riceve diventa parte della nostra comunità. Noi pensiamo in questo governo storico dove abbiamo al governo una coalizione ultraconservatrice che fa provvedimenti che vanno in una direzione chiara, che non è certo quello iniziato con resistenza poi trascritto nella carta costituzionale.
“Noi pensiamo per esempio che in questo contesto storico le scelte dovrebbero orientarsi verso persone che si prendono cura dei poveri, salvano vite in mare, lottano contro le mafie o costruiscono accoglienza, ” spiega Bagni. “Persone che mantengono fermo nel loro lavoro il principio di funzione sociale e molto spesso si trovano anche a dover misurarsi col sistema di cui fanno parte col loro lavoro. Oggi è il tempo in cui non possiamo perdere mai di vista che occorre dare riconoscimento a coloro che generano speranza e futuro.”
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