FIRENZE- Dal 1 marzo a Firenze entrerà in vigore il blocco diesel euro 5 a causa dello sforamento dei livelli di biossido di azoto. “A Firenze ci sono stati interventi importanti per la riduzione del biossido di azoto ma purtroppo rimaniamo sulla media di 45 microgrammi al metro cubo che da un punto di vista sanitario non è sicura, ” spiega Maria Grazia Petronio, referente toscana Medici per l’ambiente ai microfoni di Novaradio. “Siamo al di sopra della media europea e anche della media toscana, a Firenze è il trasporto stradale che incide.”
“Il biossido di azoto causa soprattutto processi infiammatori delle basse vie respiratorie e aumenti di mortalità per tutte le cause,” continua Petronio. “A lungo termine sono noti disturbi cardiaci, respiratori anche cancerogeni in associazione con benzopirene. Gli studi più recenti relativi all’inquinamento da traffico ha confermato danni gravissimi.”
Per quanto riguarda le soluzioni: “Va considerata una strategia generale, anche quello di penalizzare molto persone che entrano in città può creare disuguaglianza dal punto di vista economico, ” conclude Petronio. “Sicuramente serve spostare quote di mobilità alta su bici, mezzi pubblici elettrici, tram. Altra misura importante è quella di relativa all’incremento dei percorsi pedonali casa- scuola.”