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Multiutility dei servizi, comitati del “No”: “Elementi di illegittimità e rischio danno erariale, i Comuni ci ripensino” – ASCOLTA

today13/01/2023

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    Rossella Michelotti (comitati No Multiutility) su criticità progetto

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    avv. Donella Bonciani su criticità processo incorporazione

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    Rossella Michelotti (comitati No Multiutility) su prossime azioni e alternative

 

FIRENZE – “La costituzione multiutiliy dei servizi toscana, oltre a portare ad una società quotata in borsa interessata solo a distribuire gli utili ai soci e non ridurre le tariffe, presenta anche degli elementi di incongruenza sul profilo giuridico, nelle valutazioni di “concambio” e nelle  modalità di incorporazione delle diverse società, che potrebbero esporre l’iter a ricorsi, azioni di risarcimento e perfino profili di danno erariale”.

E’ l’allarme rilanciato oggi dal coordinamento di comitati e associazioni ‘No multiutility‘ che da mesi si battono contro il processo in atto di creazione di un’unica società di servizi (rifiuti, gas e acqua), fortemente voluto da Regione e dai Comuni di Firenze, Prato e Pistoia, e che tornano a chiedere ai sindaci della Toscana Centrale di “rivedere le loro posizioni”. “Ci sarà un aumento vertiginoso delle tariffe  – dice la coordinatrice del movimento, Rossella Michelotti i Comuni soci vedranno raddoppiati gli utili. Firenze passerà dagli attuali 40 milioni di euro di utili delle partecipati a 88 milioni”.

Tra le principali criticità evidenziate, oltre ai criteri di calcolo per “concambio” (il meccanismo per valutare il valore delle partecipazioni pubbliche da conferire) fondati non sul valore attuale degli asset società – ma sulle previsioni di ricavi futuri, anche le modalità dell’incorporazione/fusione tra le società. In particolare la creazione della  holding passeranno alla nuova società anche le reti idriche detenute da Consiag, che in realtà sono beni demaniali, che in base alla legge non possono in nessun modo essere alienate, ha spiegato l’avvocata Donella Bonciani.

Di fronte a tutto questo, i comitati stano valutando azioni giuridiche specifiche con i Comuni – come Sesto Fiorentino – che hanno rifiutato di aderire al progetto, e presenteranno invece nei Comuni che già hanno approvato la multiutility una mozione che chiede un ripensamento dell’intera operazione. “Il processo può essere rivisto e corretto, le alternative alle holding finanziarie dei servizi pubblici ci sono” dice ancora la coordinatrice dei comitati, Rossella Michelotti.

Scritto da: Redazione Novaradio


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