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“Incomprensibile dismissione Officine dell’Osmannoro. A rischio 600 posti di lavoro”, Venerdì presidio Cisl -ASCOLTA

today11/01/2023

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    Antonino Rocca, delegato Cisl

FIRENZE- Otto ore di sciopero venerdì 13 febbraio, dalle 9 alle 17 e un presidio sotto la prefettura di Firenze per gli addetti alla manutenzione rotabili di Trenitalia delle Officine di Firenze Osmannoro e per il personale della Direzione tecnica di viale Lavagnini. Questa la protesta organizzata dal sindacato Fit-Cisl Toscana “contro la lenta eutanasia degli impianti di Firenze Osmannoro e della Direzione tecnica di viale Lavagnini, che le decisioni di Trenitalia di recente annunciate prefigurano”.

Da anni la Fit-Cisl “segnala che le ore di manutenzione dei rotabili in Toscana sono state fortemente ridotte, provocando una perdita sostanziali di posti di lavoro. Ora Trenitalia, contraddicendo le rassicurazioni finora date anche alle istituzioni regionali, prevede in un nuovo progetto aziendale la chiusura di lavorazioni pregiate sul sito di Firenze, rinunciando a investimenti sugli impianti di Osmannoro e portando, di fatto, a morire di consunzione l’attività di manutenzione ‘ciclica’ che vi viene svolta e ciò pone una pesante ipoteca negativa anche sul futuro della Direzione tecnica di viale Lavagnini”.

“Con una parziale chiusura delle officine ci saranno ripercussioni sui posti di lavoro” spiega Antonino Rocca, Fit Cisl Toscana, “Sono interessati il personale dell’Osmannoro che lavorano nella manutenzione ciclica, che sono quelli interessati direttamente e il personale della direzione tecnica che lavora in Via Spartaco Lavagnini, in totale saranno circa 600 attualmente.”

Per questo la Fit-Cisl ha deciso lo sciopero e il presidio, auspicando che si possa arrivare, anche con le altre organizzazioni sindacali, a chiedere alla Regione Toscana di convocare a un tavolo sindacati e Trenitalia, per cercare soluzioni utili a non penalizzare i lavoratori e la Toscana.

“Stiamo cercando di far capire all’azienda che la manutenzione deve essere fatta all’Osmannoro,” continua Rocca. “La manutenzione essendo un progetto nazionale l’azienda punta a regolarla secondo la loro attività produttiva, verrà spostata in Campania o in Veneto. Non riusciamo a comprendere questo progetto dell’azienda.”

Scritto da: Redazione Novaradio


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