FIRENZE – Clamorosa protesta a Firenze organizzata in solidarietà con la lotta del prigioniero politico Alfredo Cospito, a più di 80 giorni di sciopero della fame contro la tortura del 41 bis e dell’ergastolo ostativo: due persone sono salite sul tetto di Palazzo Vecchio e hanno srotolato un lenzuolo su cui si legge: “41 bis uccide, stato assassino”.
Ad organizzare la protesta un gruppo di militanti e attivisti riuniti nell’ “Assemblea in solidarietà per Alfredo Cospito”, di cui fanno parte esponenti di collettivi studenteschi, realtà antagoniste e di base. Alcuni di loro che si sono raccolti in presidio in piazza Signoria, con alcuni striscioni (“Il 41bis è tortura. Solidali con Alfredo. Liber3 tutt3” e “41bis è tortura, Alfredo libero”). Sul posto sono intervenuti mezzi della PS, della polizia municipale e i vigili del fuoco, che con un’autoscala hanno rimosso il lenzuolo/striscione. Sul tetto di Palazzo Vecchio rimangono due persone.
“Il 19 dicembre il tribunale di sorveglianza di Roma ha confermato questo regime di tortura, firmando di fatto, la condanna a morte per Alfredo” ricordano in un post sui social l’organizzazione della protesta: “Questi giorni sono decisivi per le sue condizioni e non possiamo stare a guardare mentre lo Stato lo lascia morire. Abbiamo preso il tetto del comune per fare sentire la sua voce. Non ce ne andremo di qui finché le nostre richieste non raggiungeranno Roma e chi ne compete”.
Tra le richieste ribadite, l’abolizione del regime di 41 bis, il declassamento immediato di Alfredo Cospito dal 41 bis e la condanna dei mandanti e degli esecutori della “strage dei 14 detenuti compiuta a marzo 2020”, in riferimento alla pandemia e alle rivolte nelle carceri di molte città italiane che portarono ad assalti alle farmacie carcerarie e numerose morti per overdose.