FIRENZE – “Bisogna aver cura del lavoro, che da decenni è scomparso dalle priorità del discorso pubblico, come se non fosse parte dello sviluppo, del benessere, del progresso delle comunità e delle persone”. Lo ha affermato Paola Galgani, segretaria generale della Cgil di Firenze, che oggi a Scandicci ha aperto il decimo congresso provinciale del sindacato.
“L’aumento dell’inflazione, del costo dell’energia – ha spiegato -, produce una perdita di potere d’acquisto per i lavoratori dipendenti di una mensilità all’anno: stiamo parlando di 1500 euro di mensilità media, ma ci sono tanti che guadagnano molto meno. Se a questo aggiungiamo ad esempio la scelta della Banca Centrale Europea di aumentare i tassi di interesse, questo vuol dire anche aumentare ad esempio gli interessi di chi ha un mutuo per l’acquisto della prima casa, e aumentare di nuovo i costi che pesano soprattutto sui redditi fissi da lavoro dipendente”.
Per Galgani “andava fatta una scelta che noi avevamo chiesto: aumentare la riduzione del cuneo fiscale, per poter dare alle retribuzioni dei lavoratori dipendenti un sostegno vero e soprattutto strutturale, perché i bonus sono per una fase emergenziale ma non risolvono il problema. Invece si è scelto, per esempio, di intervenire sulla tassa piatta”.