FIRENZE – Botta e risposta al vetriolo tra il direttore degli Uffizi Eike Schmidt e il sindaco di Firenze, Dario Nardella a proposito delle aperture dei musei nei giorni “rossi” di festività. Il tema, scatenato già a ottobre dalle critiche del ministro Gennaro Sangiuliano alla chiusura degli Uffizi per il ponte di Ognissanti, è tornato d’attualità dopo che il sindaco di Firenze ha annunciato di voler aprire il museo di Palazzo Vecchio nel pomeriggio del giorno di Natale: i sindacati sono insorti lamentando lo scarso preavviso e l’impossibilità da parte dei lavoratori in appalto di rifiutarsi. Alla fine l’accordo tra Comune e lavoratori è stato trovato con la messa a disposizione di 80 euro lorde per i lavoratori della coop Rear (servizi di guardiania) e 100 euro per i lavoratori dell’associazione Mus.e (biglietteria e assistenza).
Ieri il direttore degli Uffizi ha ribadito il suo orientamento contrario alle aperture nel giorno di Natale: “Il 25 dicembre – ha detto – in Europa è chiuso il Louvre, il Prado, i musei di Londra, e anche il Met e il Moma a New York, dove la stagione più alta è proprio tra dicembre e gennaio. I musei che aprissero il 25 sarebbero praticamente gli unici. Questo va contro la tradizione italiana e fiorentina del Natale”.
Dichiarazioni che non sono piaciute affatto al primo cittadino, che stamani ha replicato con veemenza: “Il direttore Eike Schmidt ha fatto fare a Firenze una figuraccia internazionale lasciando gli Uffizi chiusi per il ponte di Ognissanti quindi mi sembra un po’ strano che voglia dare lezioni sulle aperture e le chiusure dei musei”. “Trovo che a Natale nel pomeriggio – ha proseguito Nardella a margine di un evento a Firenze – le famiglie, così come sono libere di andare per vetrine, di andare a vedere il cinepanettone in una sala, o di andare al ristorante, debbano poter essere libere di godere di un po’ di cultura in un palazzo come Palazzo Vecchio, dove peraltro abbiamo anche esposto un bellissimo presepe rinascimentale”.