EMPOLI – Cresce lo scontento intorno al progetto del cosiddetto “gassificatore di Empoli”, l’impianto di smaltimento di plastiche CSS e plasmix che Alia vorrebbe realizzare nella zona di Marcignana: dopo le proteste dei cittadini e il corteo che 2 settimane fa ha portato in piazza alcune migliaia di persone, la sindaca Brenda Barnini e la maggioranza che regge il Comune hanno iniziato iniziato a mostrare dubbi e perplessità. “Il mio compito è anche rappresentare le richieste della comunità” ha detto nei giorni scorsi, quasia “scaricare” su Alia la responsabilità.
“Sul progetto c’è una manifestazione di interesse al bando regionale è stato fatta da Alia e dal Comune e quindi il Comune che può sempre ritirarla” dice Marco Cardone, del comitato trasparenza per Empoli. Intanto Alia ha annunciato di essere disposto a ragionare sul ridimensionamento dell’impianto, ma il comitato non ci sta: “Abbiamo approfondito la tecnologia proposta, i brevetti sono quelli usati per gli impianti Thermoselect, che hanno dato problemi di esplosioni e sversamenti a Verbania e Karlsruhe. Rimaniamo contrari ad un progetto contro un progetto sbagliato per dimensioni, localizzazione e tecnologia utilizzata”
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