FIRENZE- L’alloggio per i 15mila studenti fuori sede dell’Università “è un lusso”, è quanto emerge da una ricerca Cgil, Sunia e Udu (la Sinistra Universitaria) dove è stato ricordato che “per una camera singola si pagano mediamente 500/550 euro al mese. Mentre ci vogliono 400 euro a persona per un posto letto in doppia. L’aumento dei prezzi è del 35% rispetto al 2021“.
La ricerca evidenzia anche “che si stima che solo un 60% delle locazioni sia regolare, per il resto permane l’affitto a nero”. In questo quadro, è stato spiegato, si aggiunge il fatto che gli appartamenti degli studentati Dsu (dove agli studenti e studentesse vincitori di una specifica borsa di studio viene dato gratis un alloggio tramite bando) sono pochi e un terzo di essi è addirittura inutilizzabile per lavori.
A causa degli affitti insostenibili c’è chi ha dovuto rimandare l’inizio degli studi di qualche mese, come racconta Riccardo Frisoni, studente fuorisede originario di Trento. Altre invece fanno l’Umbria, vanno e vengono in giornata perché non può permettersi in una casa. Tra le segnalazioni raccolte anche alcuni casi di proprietari che affittano le stanze a studenti da lunedi a venerdi e il fine settimana ai turisti o altri che affittano contemporaneamente a studenti e turisti. “Chiediamo una presa di posizione chiara del comune, studiare non deve essere un lusso”: denunciano studenti e studentesse di UDU.
Sentiamo le voci di Riccardo Frisoni, Carla Celentani e Dora Froeba: studentesse e studenti fuori sede e pendolari parte di UDU.
Secondo Laura Grandi, segretaria generale Sunia Firenze-Toscana, “è assolutamente necessario che il governo torni a finanziare strutturalmente il diritto allo studio”, l’Udu si rivolge al Comune chiedendo “un impegno concreto nel cercare di collaborare con l’Università”.