FIRENZE-Ridurre gli sprechi in ogni campo, dal cibo all’elettronica, dai vestiti agli oggetti di uso comune, e insegnare il valore del riuso e del riciclo non solo per risparmiare ma per contenere l’inquinamento e per un pianeta più sostenibile. Questi gli obiettivi della Settimana europea
della riduzione dei rifiuti, iniziativa comunitaria che si svolge dal 19 al 27 novembre e che a Firenze coinvolge 12 associazioni per 25 eventi.In programma un calendario di laboratori diffusi di recupero, riuso e produzione, presentazioni di esperienze, workshop, presentazioni di libri, progetti e idee per non buttare via e sprecare oggetti e cibo.
“Serve un impegno comune sul fronte delle cosiddette ‘Tre R’, ovvero la riduzione, il riuso e il riciclaggio dei rifiuti”, ha sottolineato l’assessore all’ambiente e transizione ecologica di Palazzo Vecchio Andrea Giorgio.
Per esempio l’associazione Plastic free accompagnerà i visitatori dentro l’impianto dell’Anconella per far capire l’importanza della limitazione della plastica; al Restart party si imparerà come riparare piccoli oggetti elettronici invece di buttarli: grazie al progetto I was a Sari la moda diventa sostenibile, evita sprechi e promuove i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici. La Settimana è promossa dal Comune di Firenze sotto il coordinamento del dirigente Arnaldo Melloni in collaborazione con i volontari delle associazioni che aderiscono al network dell’Ufficio Sostenibilità del Comune di Firenze, le organizzazioni firmatarie del Patto per l’economia circolare e le partecipate Alia e Publiacqua. Alia dedicherà ai temi della Settimana i canali di comunicazione di Firenze Città Circolare.
Tra gli eventi anche Green factory al Tepidarium del Roster (19 e 20 novembre). Tra le associazioni partecipanti anche Lofoio e Restarters Firenze, protagoniste di un’iniziativa per dare seconda vita agli oggetti non funzionanti, il 20 novembre alle Murate.