FIRENZE – Alla Laika di San Casciano Val di Pesa (Firenze) stabilizzazioni per 185 lavoratori e un nuovo contratto integrativo con interventi anticrisi, in un contesto nel quale la domanda per la camperistica tira ma la crisi delle materie prime fa crescere il ricorso alla Cig. Le novità sono state presentate oggi da Fiom-Cgil e Fim-Cisl. “Sono grandi risultati, dopo cinque mesi di intensa trattativa siamo riusciti a portare garanzie concrete a tutti i lavoratori”, affermano Iuri Campofiloni (Fiom) e Giovanni Cesarano (Fim). Se il recente accordo di prossimità tra azienda e sindacati ha stabilito un percorso per la stabilizzazione a San Casciano di 185 addetti da qui al luglio 2025, il nuovo integrativo prevede per tutti i circa 700 addetti Laika un premio di risultato complessivo legato all’effettiva produzione (con un aumento potenziale di 3-400 euro l’anno), il raddoppio delle indennità di maggiorazioni di turno e dei turni notturni, congedi parentali anche per i genitori affettivi (sarebbero le ‘famiglie arcobaleno’ nell’eventualità), più altri giorni di permesso per accudire i figli under 12 in malattie brevi, mentre in caso di gravi patologie l’azienda si farà carico del lavoratore fino a guarigione. Gli interventi specifici ‘anticrisi’ riguardano la mensa aziendale gratuita, la possibilità di accedere a un prestito senza interessi fino a 3.000 euro trattenuto in busta paga nei 24 mesi successivi, un contributo per l’uso dei mezzi di trasporto pubblici.
L’accordo alla laika arrriva in un quadro in cui però il settore della camperistica vive un momento di difficoltà: la crisi delle materie prime, con la carenza di microchip e semiconduttori che rallenta i tempi di consegna dei veicoli da trasformare, mette a rischio oltre 420 contratti precari solo in Toscana, avvertono i rappresentanti di Fiom-Cgil e Fim-Cisl. Da agosto 2021 a agosto 2022 nelle aziende toscane la media è stata di 15 settimane di Cassa integrazione, sostengono i sindacati: alla Trigano, nel Senese, si è lavorato solo tre giorni a ottobre. “Di fronte al boom di mercato dei mezzi, questi lavoratori sono essenziali per rispondere ad una domanda in forte espansione”dice Yuri Campofiloni (responsabile camperistica Fiom Cgil Toscana, che chiede alla Regione Toscana di “aggiornare il tavolo sul settore coinvolgendo tutti gli attori, dalle istituzioni alle organizzazioni sindacali, ai produttori e le loro associazioni, perché va evitata l’implosione del settore”. Al momento i tempi di consegna di un caravan al cliente si aggirano sui 18-24 mesi, per via del rallentamento forzato della produzione.