PRATO – “Riteniamo che la sentenza per la morte di Luana d’Orazio non renda pienamente giustizia per un atto gravissimo che ha causato la morte della lavoratrice al solo scopo di aumentare il profitto di un’azienda”. Così Fiom Cgil di Firenze, Prato e Pistoia che per oggi proclamano un’ora di sciopero per ribadire l’impegno contro gli incidenti sul lavoro. La sicurezza “deve diventare pratica costante e diffusa nell’organizzazione del lavoro in ogni fabbrica, ufficio, luogo. La nostra attenzione e il nostro impegno continuano a essere costanti affinché gli incidenti, a partire da quelli mortali, diminuiscano finalmente” in modo rilevante.
“Altro che amaro in bocca – dice Juri Meneghetti, della Filctem Cgil Prato e responsabile sicurezza – è vero che il patteggiamento è un’ammissione di colpa, ma in un caso del genere, di infortunio mortale, sarebbe stato più giusto andare a processo”. Un problema, spiega, che non è solo di regole o sanzioni. “Teniamo conto che da gennaio scorso le pene sono più severe e maggior i controlli previsti, ma i numeri degli infortuni anche in Toscana continuano a crescere: quindi questo non è sufficiente , serve più prevenzione, bisogna intervenire prima che gli infortuni avvengano”