FIRENZE -Giornata decisiva oggi per le sorti del progetto di nave rigassificatrice da collocare nel porto di Piombino: è iniziata stamani nella ella sede della presidenza della Regione Toscana di piazza Duomo a Firenze si riunisce la terza e ultima Conferenza dei servizi, da cui – a meno di clamorosi colpi di scena – arriverà il via libera, forse condizionato da alcune prescrizioni, al progetto fortemente volto dal governo Draghi come assoluta priorità e dal ministro Cngolani che l’ha definito una questione di “sicurezza nazionale”.
Fuori dal palazzo va in scena la protesta dei comitati e dei cittadini piombinesi, che dopo il successo della manifestazione di ieri, stamani in circa un centinaio hanno raggiunto con pullman e mezzi provati il capoluogo per portare fino sotto l’ombra del Cupolone del Brunelleschi,a due passi dai decisori, la loro protesta-. tanti gli slogan e gli striscioni, alcuni anche rivolti al commissario straordinario Eugenio Giani: “Ora basta, la pazienza e finita”, “Le garanzie di Giani: rigassificatore e discariche”, si legge su alcuni dei cartelli esposti.
La contrarietà all’opera è motivata in vario modo dai manifestanti: criticità ambientali e di sicurezza pubblica, danno per le attività economiche, turistiche e portuali. Tra le richieste, quella rivolta al Comune di Piombino di presentare, se il progetto sarà approvato, un ricorso al TAR per annullare il procedimento.
A salutare i manifestanti è uscito anche il sindaco di Piombino, Francesco Ferrari che sul ricorso non dà una risposta netta: “Non lo escludiamo, vediamo il provvedimento autorizzativo” dice, sottolineando che i pareri contrari espressi dal Comune sono “estremamente forti” dal punto di vista tecnico ed “espludono qualunque prescrizione”. Inoltre ha rinnovato l’appello già lanciato ieri al governatore-commissario: “Vediamo se farà il commissario e valuterà questi aspetti o se autorizzerà senza controllare”.
Le foto dal presidio