FIRENZE- Porre un freno agli affitti turistici brevi a Firenze, “siamo in emergenza abitativa, e vanno disinnescati gli effetti dell’attuale modello di sviluppo”. Lo chiedono in una lettera aperta al sindaco Dario Nardella la segretaria generale Sunia/Cgil Firenze Laura Grandi e Grazia Galli di Progetto Firenze. “Stipendi bassi e costi abitativi esagerati stanno innescando una spirale soffocante per un numero crescente di persone e famiglie – sottolineano nella lettera -, anche tra chi possiede la casa in cui abita. La nostra città sta conoscendo un numero altissimo di sfratti con forza pubblica (130 esecuzioni al mese) e si contano 15000 famiglie in emergenza abitativa per gli alti costi dell’abitare”.
“Ma la cosa più disperante – aggiungono – è la totale impossibilità di trovare un affitto sostenibile a Firenze: non un solo immobile alla portata di famiglie, studenti, seppur lavoratori”. Per Grandi e Galli “oggi la città soffoca sotto il peso di un mercato che è arrivato a condizionarne pesantemente le dinamiche sociali, economiche e politiche. Non c’è più tempo per esitare o ricercare soluzioni ottimali”.
“Per mettere un freno all’assalto turistico della nostra città, sarebbe quanto mai importante agire rapidamente sia sulle norme regionali, sia nel nuovo piano operativo – concludono -, inserendo una categoria d’uso che qualifichi la residenza vera e propria, dalla quale ogni uso ricettivo di qualsivoglia tipo sia escluso. Un obiettivo politicamente coraggioso, di cui auspichiamo il sindaco voglia farsi attore a Firenze e al contempo promotore in Regione”.
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