TOSCANA – “Se pensano di intimidirci devono mettersi l’animo in pace perché non ci faremo intimidire e continueremo nelle nostre battaglie a difesa del lavoro, della sicurezza sanitaria e anche della scienza”. Così Dalida Angelini, segretari Cgil Toscana dopo l’ennesimo attacco ad una sede del sindacato toscano: dopo la bandiera con i fasci appesa davanti alla sede di Camucia (AR) alle scritte no vax contro il sindacato e il segretario Landini sulle sedi di Montecatini e , ieri, Scandicci.
Azioni di carattere e origine assai differenze, chiarisce la segretaria, che però aggiunge: “Queste cose però non possono essere minimizzate”, così come non è casuale il momento in cui arrivano: “C’è un clima politico che rende queste persone più libero di agire, e non è un caso che questi attacchi arrivino a pochi giorni dalla manifestazione dell’8 ottobre ad un anno dall’attacco fascista alla sede nazionale di Roma. Anche per questo saremo di nuovo in piazza, per difendere le nostre idee e le nostre proposte” al nuovo governo: difesa dei redditi e pensioni dall’inflazione, rinnovo dei contratti di lavoro, progressività fiscale anziché flat tax, lotta alla precarietà e sicurezza sul lavoro.
Temi dimenticati dalla politica in generale ed in particolare dal Pd e dal centrosinistra: “Bisogna che torni a parlare al mondo del lavoro e che dica chiaramente da che parte sta, ad esempio sul tema della precarietà e del JobsAct”. E sulla Toscana che anche nelle roccaforti operaie ha voltato le spalle al centrosinista dice: “Nel Pd necessario un esame serio. Per avere il voto dei lavoratori bisogna occuparsi del loro problemi”.