FIRENZE – Dopo sei mesi di lavori, riapre al pubblico Palazzo Davanzati, storica sede del Museo della casa fiorentina, con un riallestimento radicale degli spazi e del percorso museale ricchissimo per varietà di materiali, tecnica e d epoca: dai dipinti trecenteschi ai merletti dell’800, dai mobili rinascimentali alle armi cinquecentesche.
In quello che, con i suoi quasi sette secoli di vita, è tra i più antichi e meglio conservati edifici medioevali della città di Firenze, le sale sono state riallestite secondo un più rigoroso criterio cronologico-filologico, con le opere del ‘300 al primo piano, quelle dell’era rinascimentale al secondo piano e quelle più recenti al terzo piano.
In più, in ogni piano sono state ricreate delle “isole culturali” tematiche, incentrate su alcuni dei “pezzi forti” conservati nel museo, in modo da renderne più comprensibile la funzione e l’importanza: la famosa “coperta Guicciardini”, vero e proprio “libro in tessuto” accanto ad una riproduzione moderna e un video esplicativo per i più giovani. Al secondo piano, l’eccezionale “armario” del XVI secolo in una sala dedicata alle armi e alla cultura cavalleresca e belligera cinquecentesca. Al terzo piano, una sala riservata ai ricami e ai merletti e ai corredi dei neonati, e una dedicata ai “cassoni” e ai “trionfi” dello Scheggia, capolavori assoluti nel loro genere e preziosissimi documenti sulla abbigliamento e vita quotidiana del XV secolo. Due salette sono tate dedicate alla figura di Elia Volpi, ‘antiquario che a cavallo tra ‘800 e 900, nel quadro della gusto neo-gotico e neo-rinascimentale, diede un impulso fondamentale alla nascita del Museo di palazzo Davanzati.
>>> Paola d’Agostino, direttrice del Museo del Bargello, Cappelle Medicee e Palazzo Davanzati