PIENZA (SI) – Cosa succederebbe se arrivasse una telefonata in cui ci viene comunicato che, a causa della guerra e delle crisi energetica, siamo costretti a rinunciare a tutti i “devices” tecnologici senza cui la vita sembra impossibile, a partire da smartphone e tv? Se lo chiedono e ce lo chiedono i cittadini-attori dell’edizione 2022 del teatro Povero di Monticchiello, che anche quest’anno fino al 14 agosto prossimo portano sul palcoscenico allestito nella piazza del piccolo borgo della Valdorcia il loro “autodramma”: una rappresentazione che nasce dal basso, dal confronto di idee sull’onda degli avvenimenti dell’attualità, e messe in scena con l’aiuto dei due registi Giampiero Giglioni e Manfredi Rutelli.
“Ultima chiamata” è il titolo, e l’ultimatum si riferisce a molte cose: “E’ davvero l’ultima chiamata per l’umanità sul fronte della pace e della guerra, della crisi ambientale, energetica,me anche della nostra dipendenza tecnologica” spiega Manfredi Rutelli. Come sempre, lo spunto intreccia passato e presente, memoria storica del borgo e attualità. La storia prende spunto da un fatto storico reale: il primo telefono installato a Monticchiello arrivò solo nel secondo dopoguerra, nel Circolo gestito dai militanti dell’allora Pci. E così il racconto si dipana in due piani temporali: da un lato i giorni drammatici dell’invasione sovietica dell’Ungheria nel 1956, dall’altro l’invasione russa dell’Ucraina pochi mesi fa. Allora una chiamata dal “Partito” impose un dietro fronte alle donne della città che avrebbero voluto manifestare per la ace con striscioni e bandiere. E oggi, all’arrivo di una chiamata diversa, ma altrettanto “ultimativa”, quale sarà la risposta?….
>>> Ascolta l’intervista a Manfredi Rutelli, co-regista dello spettacolo
Teatro povero di Monticchiello, “Ultima chiamata, dal 1° al 14 agosto 2022, piazza della Commenda, Monticchiello – Pianza (SI). Info e prenotazioni: 0578 – 755118.