MILANO – Utili in calo e aumento delle richieste di risarcimento, ma anche dismissione di un nuovo pacchetto di crediti deteriorati e allargamento dei soggetti bancari privati che parteciperanno alla ricapitalizzazione, che sarà all’ordine di un’assemblea dei soci fissata al 15 settembre prossimo. Sono le novità principali arrivate dai conti semestrali di Mps, presentati stamani dal ceo Luigi Lovaglio a poche ore dalla firma con i sindacati dell’importante accordo sul dimagrimento del personale di 3.500 unità. Un quadro che il mercato stamani ha mostrato di non apprezzare, facendo crollare le quotazioni del titolo in Borsa.
Ecco i dati: Mps ha chiuso il primo semestre dell’anno con un utile netto di 27,2 milioni di euro (di cui 18 realizzati nel secondo trimestre), in calo dell’86,5% rispetto ai 202 milioni dello stesso periodo del 2021. I ricavi scendono del 2,5%, a 1.522 milioni di euro, ma aumentano del 2,8% al netto del minor contributo derivante dalla cessione dei titoli. Inoltre, tornano a salire le richieste di risarcimento: un incremento per circa 1 miliardo di euro di richieste stragiudiziali da una società di consulenza per conto di investitori istituzionali, a cui si è aggiunto ad agosto un ulteriore reclamo da 800 milioni dalla medesima società.
Tra le buone notizie, l’ampliamento del consorzio di garanzia per l’aumento di capitale previsto da 2,5 miliardi di euro di Mps. Santander, Barclays, Société Générale e Stifel Europe Bank AG si sono unite a BofA, Citigroup, Credit Suisse e Mediobanca in qualità di joint bookrunners attraverso la sottoscrizione di un accordo di pre-underwriting in linea con quello già sottoscritto dalle altre banche presenti nel consorzio. Prima dell’avvio dell’operazione, comunica Mps, il consorzio potrà essere allargato ad altre istituzioni finanziarie. (ANSA).
Mps ha convocato per il 15 settembre l’assemblea straordinaria per l’approvazione dell’aumento di capitale da 2,5 miliardi di euro. Prima però dovrà arrivare il via libera da parte delle Bce.
Soddisfazione è stata espressa dal ceo di Mps, Luigi Lovaglio, nella conference call con gli analisti. “Abbiamo raggiunto un accordo con il sindacato per 3.500 uscite volontarie, abbiamo ceduto un portafoglio di npl, abbiamo già ottenuto l’autorizzazione della Dg Comp e abbiamo presentato la richiesta alla Bce per l’assemblea di settembre. Sono tutti segnali che la banca sta procedendo non solo nell’attività commerciale ma sta procedendo a tutta velocità anche nell’esecuzione del piano e siamo convinti che sarà impossibile fermare la nostra determinazione e quindi raggiungeremo tutti gli obiettivi che ci siamo posti”.
Il mercato però non ha accolto bene il dato degli utili in forte calo e delle richieste di risarcimento miliardarie: il titolo Mps è finito in asta in Borsa con un un teorico -6,38%. Riammesso agli scambi, cede il 6,52% a 0,41 euro.
E sulla difficoltà nei conti 2022 e l’incertezza per la ricapitalizzazione da 2,5 miliardi, prudente la rappresentanza in Mps della Fisac Cgil: “E’ una fase complessa l’importante è che la banca continui a fare utili, seppur ridotti” – dice Federico di Marcello, rappresentante sindacale. “l’important è aver siglato l’accordo sugli esuberi, me mettere al sicuro i lavoratori più deboli”